Gaetana Milazzo | NOMEN NESCIO
21849
single,single-portfolio_page,postid-21849,ajax_fade,page_not_loaded,,select-theme-ver-3.4,wpb-js-composer js-comp-ver-4.12.1,vc_responsive

NOMEN NESCIO

E’ sulla negazione tassonomica dell’individuo che “Nomen Nescio” di Gaetana Milazzo concede, lungo la composizione fotografica. la sequenza perentoria sull’affermazione del volto, sulla maschera interiore che esso promulga e sulla sua improbabile riconoscibilità: dalla aspirazione ideale ai cromosomi del sesso. Essa non può che esser celata nella busta, sancita dal sigillo rosso della lacca, custode assoluta dell’intangibilità spirituale. ( Aldo Gerbino )

Continuo a lavorare sui presupposti pubblici e privati della nostra identità, ma questa volta sono determinata a dare un input non trascurabile…

N.N. è il sigillo che pongo sui pensieri scritti e donati dagli individui che si sono prestati a questa esperienza. Nomen nescio è un’espressione latina ( da nescio: “non conosco” e nomen: “nome”) N.N. si usa per indicare la non completa identificazione di una persona.

La decisione da parte di un individuo di svelare o meno i propri pensieri o il proprio orientamento sessuale non deve essere una condizione sufficiente per sottoporlo a  giudizio o a discriminazione.

Quest’opera pone un quesito sul rispetto della propria interiorità e di quella altrui, come valore fondamentale della libertà d’espressione. A determinare la nostra identità è anche il nostro orientamento sessuale, ma credo che questo dato sia una dimensione esclusivamente intima e privata.

Tutto ciò lo affermo chiedendo ai singoli anonimi di scrivere all’interno di una busta una riflessione sul proprio orientamento e sulla propria identità; verrà poi scattata una foto che non lascerà spazio all’emotività ma solo al pensiero scritto nella busta, il tutto poi verrà risposto in una teca che sarà sigillata e preservata per un tempo indefinito. Il fine ultimo è tutelare il valore del pensiero dei singoli così come ognuno dovrebbe tutelare la libertà d’espressione dei molti.

Date

aprile 24, 2011

Category

Art